Blue Whale - il "gioco" del siucidio su internet
Blue Whale è un perverso "gioco" on-line che porta i partecipanti (soprattutto bambini e ragazzi) a suicidarsi.
Suggeriamo fortemente ai genitori di guardare il seguente servizio fatto dalle Iene, nell'omonima trasmissione mediaset, disponibile di seguito o a questo link: http://mdst.it/03v721232/
Come tristemente comprensibile dal servizio, Blue Whale è un macabro gioco, in cui con raggiri psicologici, si incita al suicidio di chi partecipa.
Nel servizio viene specificato che così come le balene azzurre, per morire, decidono di suicidarsi arenandosi sulla spiaggia, anche i ragazzi vengono spinti e sobillati da veri e propri criminali a compiere 50 sfide, sempre più estreme, che li trasformano e li portano fino alla depressione, fino al compimento dell'ultima sfida che è appunto il suicidio, ovviamente documentato con foto e video.
Attenzione
Se una delle regole principali è quella di non dire nulla ai propri genitori ed amici, con la minaccia di pesanti ritorsioni sui propri cari, una questione a cui bisogna fare estrema attenzione è la modalità con cui i ragazzi vengono ricattati.
È importante sapere che chi decide di partecipare a questo gioco, inizialmente deve istallare un programma/virus sul proprio computer, questo permette al così detto "Tutor" di avere accesso a tutti i dati presenti sul dispositivo del giovane, così da poter avere informazioni riservate da usare come arma di ricatto.
Inoltre in alcuni casi, sono proprio altri partecipanti ad essere costretti a riprendere la prova finale di qualcuno giunto all'atto estremo del suicidio.
Questa ulteriore informazione del programma/virus deve darci un ulteriore campanello d'allarme su tutti i programmi o applicazioni che istalliamo sui nostri dispositivi, infatti l'accesso ai dati dei nostri PC o Smartphone potrebbe mettere chiunque (anche adulto) in condizioni di ricatto, molto pericolose.
le nostre pagine parlano prettamente di tecnologie, ma vista la rilevanza e la pericolosità di questa "moda" vogliamo consigliarvi un interessante articolo che tratta il fenomeno dal punto di vista psicologico e comportamentale.
Blue Whale – L’antidoto esiste… è nella nostra mente (di FABIO PANDISCIA)
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